Al grande regista Pupi Avati sarà assegnato il Premio Pascoli alla carriera. Promosso dall’associazione Sammauroindustria, che riunisce i principali imprenditori del paese natale di Giovanni Pascoli, il premio viene attribuito a discrezione della giuria a personaggi che si siano distinti nelle varie arti a livello internazionale sul poeta sammaurese. Negli anni passati è stato consegnato a esponenti della cultura mondiale dello spessore di Mario Luzi, Giovanni Giudici, Yves Bonnefoy, Adonis.
La consegna del Premio Pascoli al celebre regista è in programma domenica 3 novembre alle ore 16.30 a Villa Torlonia-La Torre a San Mauro Pascoli, luogo dall’alto valore simbolico per avere segnato la biografia di Giovanni Pascoli, ma anche per lo stesso Avati che proprio lì ha girato alcune scene del film “L’orto americano” presentato nell’ultima edizione del Festival del Cinema di Venezia. Sempre nel pomeriggio di domenica sarà presentato il libro da cui è tratto il film, con Avati in dialogo con Gianfranco Miro Gori.
Pupi Avati da sempre ha raccontato la sua ammirazione per Giovanni Pascoli raccontando il sogno di realizzare un film su di lui. Motivo per cui la giuria l’ha scelto per questo importante riconoscimento, come spiega Gianfranco Miro Gori, ideatore del Premio Pascoli, nonché membro della giuria. “Pupi Avati è un autore che esibisce un linguaggio proprio e ricco di originalità, costruito in anni di lavoro sui generi. E almeno in un caso con una notevole dose d’invenzione: si tratta del cosiddetto ‘gotico padano’. Ma si è cimentato con eccellenti risultati nel genere storico, nella commedia, molto spesso amara, e nel dramma. Attingendo in molti casi a vette di autentica poesia. Autore che, come Pascoli, ha tratto linfa vitale dall’ambiente provinciale, ha progettato di fare un film sul Pascoli e citazioni dal poeta si trovano in alcuni suoi film. Non si dimentichi infine che la sua biografia incrocia quella del poeta perché anche lui ha vissuto un tragico 10 agosto”.
Insieme a Gori, la giuria del Premio Pascoli è composta da Daniela Baroncini, (Università Bologna, presidente giuria), Franco Brevini (Università Bergamo), Gualtiero De Santi (Università Urbino) e Piero Meldini (scrittore).
Il Premio giunto alla 20esima edizione, consta di due sezioni, e nel 2024 è stato assegnato a: Tiziano Broggiato per il libro “Sorvoli”, sezione in Lingua, in collaborazione con Romagna Banca; Nevio Spadoni per la raccolta “Parôl d’sêl e d’mél. Parole di sale e di miele” in quella in Dialetto.
Curiosità: l’ultima assegnazione del Premio Pascoli alla carriera era avvenuta nel 2008 al grande poeta siriano Adonis.
Esprime grande soddisfazione per la scelta il Presidente di Sammauroindustria, Daniele Gasperini: “Consegnare il premio alla Carriera al Maestro Pupi Avati è per Sammauroindustria una straordinaria emozione e una speciale occasione per confermare il valore culturale che ogni anno ostinatamente promuoviamo. Questo riconoscimento vuole indagare ed alimentare la forza innovativa della poesia di Pascoli con uno sguardo al futuro verso ogni singolo campo dell’arte, dalla letteratura alla prosa, dalla musica al cinema”.
Il Premio Pascoli è stato definito il “Campiello della poesia” in quanto organizzato dagli industriali di San Mauro Pascoli riuniti nell’associazione Sammauroindustria (CBR Tacstile, Giuseppe Zanotti, Pollini, RR Holding, Sergio Rossi), di cui fanno parte anche la scuola del Cercal e il Comune di San Mauro Pascoli. Il concorso è realizzato in collaborazione con Romagna Banca nella sezione in Lingua.